GRANDI SPERANZE di Charles Dickens
Pip, un ragazzo orfano cresciuto in campagna, vede la sua vita cambiare dopo un incontro inquietante e, poco dopo, l’ingresso nel mondo enigmatico di Miss Havisham e della brillante ma sfuggente Estella, di cui si innamora; quando un benefattore misterioso gli offre l’occasione di diventare un gentiluomo a Londra, Pip si lascia trascinare da nuove ambizioni, vergogne e speranze, inseguendo un futuro che crede già scritto, senza capire davvero chi stia muovendo i fili: tra segreti, promesse, illusioni e scelte che mettono alla prova affetti e identità, il romanzo accompagna Pip in un percorso pieno di svolte, fino a costringerlo a scoprire che il prezzo delle “grandi speranze” non è mai quello che sembra.
RECENSIONI
Gruppo di lettura
10/3/20251 min read


Recensioni da Q libri network
Pip vive in un piccolo villaggio alla foce del Tamigi. La sua infanzia viene sconvolta dall’irruzione di due adulti: il criminale Magwitch e la bizzarra e ricca Miss Havisham. Esaltato a “grandi speranze” dalla ricchezza che la vecchia signora sembra destinargli, il giovane rompe i legami d’affetto con il villaggio per recarsi a Londra, fatalmente attratto dalla city borghese e dalle propaggini più inquietanti della città: il kafkiano mondo legale delle Inns of Court, le carceri di Newgate e le limacciose sponde del Tamigi. Narratore e protagonista, Pip ripercorre in queste pagine, con voce meditativa, ma vibrante di humour e di passione, il suo cammino di conoscenza e disillusione, facendo i conti con la propria protratta cecità di fronte ai casi della vita.
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Il personaggio di Pip non è statico e con una psicologia definita ma è un ragazzo in crescita, profondamente influenzato dai repentini avvenimenti che gli capitano ma anche coerente con se stesso, con la sua educazione e i suoi affetti familiari. Possiamo quindi seguirlo con partecipazione in mezzo alle vicissitudini che gli accadono in gran quantità.
La scrittura di Dickens è vivida e densa; l’autore sa rendere con una forza straordinaria le immagini e le scene che vuole rappresentare e il lettore è quasi portato a vedere e a partecipare a queste scene grazie alla potenza di questa narrazione. Seguire le avventure di Pip sarà quindi davvero piacevole, commovente ed avvincente.
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Penso di non essere affatto il lettore ideale di uno scrittore come Dickens. Gli innumerevoli colpi di scena, i personaggi talvolta estremi o quasi grotteschi, le rappresentazioni grandiosamente terribili di stampo preromantico, elementi atti a impressionare l'immaginazione, mi son parsi caratteri tipici del romanzo d'appendice ottocentesco, da non riuscire ad avere il mio pieno apprezzamento. Eppure il libro poggia su una struttura abbastanza solida, la possente scrittura delinea figure che facilmente s'imprimono nella mente e tiene desta l'attenzione del lettore.
Un libro retto, poi, dalle migliori intenzioni, chiaramente d'intento edificante e d'impronta educativa, tanto da sembrare consona lettura per ragazzi.
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